Fondato a Zurigo nel 1919, il PPE sviz. proseguì sul piano programmatico la politica dell'Eidgenössischer Verein. Il bernese Arnold Muggli fu il suo primo pres. centrale. Nella sua fase iniziale, degli anni successivi alla fondazione, fu vicino al protestantesimo "positivo", caratterizzato in primo luogo dalla fedeltà alla Bibbia. Hermann Bächtold formulò infatti le linee direttive per la politica sociale del partito basandole sul Vangelo.
L'introduzione del sistema elettorale proporzionale nel cant. Zurigo nel 1917 creò le premesse per la costituzione del partito. La sezione zurighese del PPE, fondata nel 1918, era composta principalmente da contadini, artigiani e impiegati. Nel 1920 il partito era radicato in particolare nei cant. Zurigo, Berna e Basilea Città, ma contava sezioni minori anche in quelli di San Gallo, Argovia, Basilea Campagna e Sciaffusa. Nel 1919 il PPE ottenne il primo e fino al 1939 unico seggio nell'Assemblea fed. con Hans Hoppeler, esponente della sezione zurighese. Dopo un periodo di crisi durante la seconda guerra mondiale, in cui il PPE non ebbe rappresentanti nell'Assemblea fed., nel 1943 riconquistò un seggio in Consiglio nazionale. Nel 1946 fu istituito un segretariato permanente a Zurigo; Otto Hürlimann, il primo a esserne designato responsabile, favorì nel secondo dopoguerra il rafforzamento del partito. Dall'inizio degli anni 1970-80 il PPE si è assestato attorno al 2% dei voti (2,4% nel 2007). Il PPE costituì un gruppo parlamentare con il partito liberale sviz. (1971-79) e con l'Anello degli Indipendenti (1979-99). Tra il 1999 e il 2007 i Consiglieri nazionali del PPE si sono uniti a due deputati esterni al partito per formare il gruppo evangelico e indipendente. Dal 2007 il PPE forma un gruppo parlamentare con il partito popolare democratico e il partito verde-liberale. Nel 2008 il PPE era rappresentato in 11 legislativi cant. e nei consigli com. di 14 cant.
Il PPE è fautore di un orientamento politico cristiano, attento alle questioni sociali. Tra il 1920 e il 1950 il PPE pubblicò il periodico Evangelische Volkszeitung. Nel ventennio 1980-2000 si è inoltre impegnato a favore della difesa dell'ambiente e nell'ambito della politica energetica e dell'integrazione europea. Tradizionalmente i suoi membri sono legati alle Chiese cant. rif. o alle Chiese evangeliche libere.
Anno | Seggi | % di voti |
---|---|---|
1919 | 1 | 0,8 |
1922 | 1 | 0,9 |
1925 | 1 | 0,9 |
1928 | 1 | 0,7 |
1931 | 1 | 1,0 |
1935 | 1 | 0,7 |
1939 | 0 | 0,9 |
1943 | 1 | 0,4 |
1947 | 1 | 0,9 |
1951 | 1 | 1,0 |
1955 | 1 | 1,1 |
1959 | 2 | 1,4 |
1963 | 2 | 1,6 |
1967 | 3 | 1,6 |
1971 | 3 | 2,1 |
1975 | 3 | 2,0 |
1979 | 3 | 2,2 |
1983 | 3 | 2,1 |
1987 | 3 | 1,9 |
1991 | 3 | 1,9 |
1995 | 2 | 1,8 |
1999 | 3 | 1,8 |
2003 | 3 | 2,3 |
2007 | 2 | 2,4 |
2011 | 2 | 2,0 |
2015 | 2 | 1,9 |
Bibliografia
– E. Gruner, Die Parteien in der Schweiz, 1969 (19772)
– U. Altermatt, R. Dellsperger, «EVP und Freikirchen», in Reformatio, 1977, n. 26, 225-243
Autrice/Autore: Andrea Weibel / rza